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Recupero architettonico di un tiglio

recupero architettonico di un albero: che cos'è?

Il recupero architettonico di un albero è il tentativo di ricostruire il portamento architettonico tipico della sua specie tramite un intervento di potatura. Si interviene con un recupero quando l'albero era stato precedentemente destrutturato da un intervento di potatura sbagliato o da danni esterni, come vento o neve. Non sempre è possibile riconvertire un albero al suo portamento naturale, in alcuni casi può essere controproducente e inopportuno. Quindi è sempre importante saper leggere la storia di una pianta, valutare le condizioni fitosanitarie in cui si trova, le eventuali potenzialità di recupero architettonico e, non ultimo, il sito di ubicazione della pianta stessa.
Elementi vincolanti per una possibile ricostruzione:
  • specie arborea
  • età della pianta
  • tipologia di potatura effettuata in precedenza (capitozzo, cimatura)
  • reiterazione nel tempo di determinate potature (testa di salice, speronatura)
  • relativo equilibrio instauratosi con la pianta in oggetto ubicazione

Il Tiglio: prima&dopo

Il caso che intendiamo sottoporvi è il recupero architettonico di una pianta di Tiglio (Tilia platyphillos). La pianta si trova in un'area privata, ma con parte della chioma in proiezione su una strada pubblica nel centro cittadino, con transito elevato. A un primo sopralluogo, la pianta presentava i tipici segni di una precedente potatura errata ed eccessiva (cimatura alta): era stata asportata la totalità degli apici vegetativi presenti, lasciando rami lunghi alcuni metri ma senza possibilità di sfoghi vegetativi (rami di taglio di ritorno).

In questa ricostruzione grafica si è tentato di simulare come potesse apparire la pianta appena dopo l'esecuzione dell'intervento appena descritto.

tiglio simulazione

Il nostro intervento è stato effettuato a bruno, cioè nel periodo di riposo vegetativo invernale, e mirava a una selezione dei rami da mantenere da effettuarsi nel punto di taglio dell'intervento precedente. In questo punto la pianta aveva stimolato una “ricacciata vegetativa” energica e vigorosa, dovuta alla necessità di ricostruire un apparato fogliare utile al suo sostentamento. Quindi sono stati selezionati di norma 3 rami per punto di taglio.

Per selezionare i rami, abbiamo tenuto conto:

  • delle caratteristiche strutturali: i rami erano ben inseriti nella branca e garantivano una buona resistenza
  • delle caratteristiche morfologiche tipiche della specie: ad esempio, un ramo che simulasse un proseguimento naturale della branca stessa e due rami laterali che simulassero i relativi isotoni della branca.
  • sono stati selezionati, mantenuti e valorizzati eventuali epitoni (rami in schiena) cresciuti nella parte della branca originaria e “scampata” alla precedente potatura.

Il lavoro di ricostruzione e selezione ha preso in esame tutti i punti di taglio del precedente intervento ed è durato circa 4 ore operative, con l'utilizzo di un'autoscala e l'esperienza di 3 giardinieri qualificati.

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tiglio dopo